Scegliere la realtà consapevolmente

novembre 3rd, 2013

Sempre più spesso, con l’avanzare dell’ascesi vibrazionale, diventa evidente la linea sottile che divide un campo di realtà dall’altro: una situazione è in un determinato modo e solo pochi istanti dopo cambia del tutto.

 

La nostra abitudine biologica a considerare la realtà che vediamo come una realtà “presente in uno stesso spazio-tempo”, non ci fa percepire i diversi campi di realtà di cui essa invece si compone: essendo molto vicini tra loro vengono interpretati dal nostro cervello come “tutti presenti contemporaneamente nello stesso spazio”.

 

E se non fosse così? Sarebbe interessante, poiché avremmo la possibilità di poter scegliere in quale realtà “essere presenti”, in quale situazione “fare l’esperienza di vita di quel momento specifico”, di quel qui-ed-ora che potremmo chiamare “attimo di vita consapevole”, di cui ci sentiremmo finalmente 100% responsabili in quanto scelto liberamente (cioè a livello conscio).

Fare esperienza diretta

ottobre 21st, 2013

Spesso ci capita di non sapere operare una scelta, di farci sopraffare dal dubbio, di aver paura di sbagliare, soprattutto quando sono in gioco aspetti importanti della nostra realtà. Spesso ci sentiamo sollevati nel chiedere pareri a persone amiche o a “specialisti”, cercando così di condividere la responsabilità della scelta o, più precisamente, le conseguenze della scelta se risultasse sbagliata.

 
Tipico della cultura della colpa supporre che vi sia una via “giusta” e una via “sbagliata”. Nella visione di un’unica realtà, vi sono solo opzioni che possono essere attivate per scelta, ognuna delle quali conduce a strade e percorsi diversi, le quali a loro volta propongono opzioni diverse.

E la fortuna?

settembre 13th, 2013

E la fortuna conta, conta moltissimo, però è necessario mettersi preventivamente d’accordo sul significato da dare a questo termine.


Che cosa è dunque la fortuna? È, e deve essere, un miracolo. È qualcosa di inaspettato che può solo “accadere”. Rappresenta l’incontro magico di molteplici variabili, un insieme di coincidenze e di sincronicità infinite che si fondono come per incanto, dando vita ad una realtà che va ben oltre l’aspettativa della fredda logica della mente terrena. Nella fortuna, così come nel miracolo, trovi sempre passione, sentimento, spessore.

Materia o ologramma?

agosto 25th, 2013

Oppure, dando seguito al ragionamento iniziato nel post precedente, non potendo risolvere un problema all’interno del modello di pensiero che lo ha generato (Albert Einstein), è necessario cambiare “scatola”, fare un ragionamento out of the box.

 

In questo caso la scatola in questione è l’intero mondo o, meglio, tutto ciò che comunemente crediamo essere il mondo. Siamo all’interno di un processo auto-generante e auto-celebrante, un labirinto apparentemente senza uscita.

 

Le scienze che si occupano di realtà e potenziale umano hanno fatto passi da gigante, abbiamo accumulato conoscenze in grado di trasformare radicalmente la concezione del mondo e, ancor di più, della vita e, tuttavia, siamo ancora imprigionati in un processo di sofferente follia che, seppur con modalità aggiornate, sembra ripercorrere sempre le stesse vie.

 

In verità non è proprio così. Il mondo si sta trasformando in grande rapidità, si tratta di comprendere a quale mondo intendiamo riferirci, poiché potremmo scoprire che ne esistono più “versioni”, più precisamente tanti mondi soggettivi quanti sono gli osservatori coinvolti. 

Il Sole che vediamo è reale?

agosto 24th, 2013

La luce si propaga nel vuoto, in linea retta, alla velocità costante di 299.792.458 metri per secondo, per semplicità di 300.000 km/s. Nella sua orbita la Terra viene a trovarsi, durante l’anno, a distanze diverse dal Sole, da un minimo di 147.000.000 di km a un massimo di 152.000.00 di km. La distanza media 149.597.870,691 km, per semplicità 150.000.000 km. 

 

Comunemente osserviamo la realtà attraverso l’occhio, un sofisticato organo che ricava informazioni sull’ambiente esterno attraverso la luce : “l’occhio umano (e degli organismi superiori) raccoglie la luce che gli proviene dall’ambiente, ne regola l’intensità attraverso un diaframma (l’iride), la focalizza attraverso un sistema regolabile di lenti per formare un’immagine e trasforma questa immagine in una serie di segnali elettrici che attraverso il nervo ottico vengono inviati al cervello per l’elaborazione e l’interpretazione” (fonte: Wikipedia). 

 

Poiché la luce viaggia a 300.000 km/s ed il Sole dista dalla Terra in media 150.000.000 km, significa che impiega in media 8,31 minuti (149.600.00 / 300.000 = 498,66 secondi pari a 8,31 minuti): ciò significa che il Sole che stiamo osservando è il Sole di circa 8 minuti fa!

 

L’osservatore determina la realtà

agosto 23rd, 2013

Siamo nel 1909, in Inghilterra, in un laboratorio di fisica. Geoffrey Ingram Taylor sta effettuando un test scientifico, per esplorare la sostanza di cui si compone il corpo umano e l’universo. Il test consiste nel proiettare dei fotoni, particella elementare della radiazione elettromagnetica, contro una barriera con due fori, per poterne osservare il comportamento.

 

Ciò che ci si aspetta è che i fotoni transitino per i due fori una alla volta. Invece, in modo del tutto inaspettato, ogni corpuscolo, singolarmente, cambia forma diventando un’onda ed attraversa i due fori simultaneamente, tornando successivamente corpuscolo. Nella fisica tradizionale ciò non è ritenuto possibile e non ha alcun senso. Come aveva fatto la particella a “sapere” che vi era più di un foro nella barriera?